iGuzzini illuminazione, storica azienda di Recanati, nelle Marche, parte del gruppo svedese Fagerhult dal 2019, a sua volta posseduto dal fondo di private equity Latour, e quotata a Stoccolma, dopo aver chiuso il 2021 con un giro d’affari in crescita del 7,5% rispetto all’anno precedente pari a 203,4 milioni di euro, è pronta ad affrontare un mercato della luce in cambiamento che richiede più competenze ed evolute. “Il mercato dell’illuminazione sta attraversando un cambiamento nella catena della domanda – esordisce Cristiano Venturini, CEO di iGuzzini illuminazione, dal palco di Palazzo Mezzanotte in occasione dell’8° Pambianco – Interni Design Summit -. In passato consequenziale e composta da soggetti statici, la catena oggi vede più soggetti che partecipano all’interno di una rete”.
L’azienda vuole stare al passo e investe in quattro driver di crescita per rispondere ai nuovi trend e, se possibile, anticiparli: digitalizzazione di tutti i processi aziendali, cultura della luce, design e sostenibilità “con pannelli fotovoltaici, eliminazione della plastica e investimenti per raggiungere il 50% di indipendenza energetica quest’anno“, spiega il CEO ricordando come iGuzzini sia già un’azienda carbon free.
Ma non solo, iGuzzini illuminazione è sempre alla ricerca di aziende interessanti da proporre alla controllante per eventuali acquisizioni, in un mercato che, secondo Venturini, andrà sempre più concentrandosi alla ricerca di una crescita dimensionale che garantisca competitività.
“La holding, principalmente finanziaria, possiede 12 brand – dichiara Venturini – tra i quali iGuzzini rappresenta il principale della compagine sociale e storicamente quello più managerializzato”. All’interno del gruppo non mancano sinergie di mercato, di tecnologie e di acquisti che favoriscono la competitività sui mercati internazionali. “Oltre a garantire una solidità finanziaria importante”, aggiunge il manager sottolineando l’utilità di far parte di un grande gruppo. La stessa solidità che ha permesso all’azienda di continuare a investire anche in pandemia.
Sul fronte dei mercati, la roccaforte di iGuzzini è l’Europa con l’Italia come primo Paese. “Ma – chiosa il CEO – stiamo strizzando l’occhio in modo importante al Nord America che nel settore del lighting è, paradossalmente, un mercato ancora acerbo, in cui il relamping è in accelerazione”. Anche l’area Apac sta crescendo, rileva il manager, “un po’ sorprendentemente rispetto ai movimenti macro-economici”.
Nei prossimi anni, l’azienda proseguirà nel suo focus B2B con una proposta puramente architetturale per i segmenti infrastrutture, urban, retail, hospitality, office e living. “Ci consideriamo solution provider – conclude Venturini – più che prodotto-centrici”. Per alcuni Paesi e alcune categorie di prodotto, però, l’azienda valuta anche il canale e-commerce, sempre B2B. È il caso, ad esempio, della collezione Italian Echos frutto di un progetto che prevede il rilancio sul mercato di prodotti iGuzzini firmati da storici designer.