Dfs parte alla conquista dell’Europa da Venezia che, dal 1° ottobre, ha una nuova destinazione per lo shopping di alta gamma. Dopo otto anni di chiusura, il Fondaco dei Tedeschi torna in società e lo fa in veste totalmente lussuosa. Una delle roccaforti dell’identità mercantile della città, dopo un passato come luogo di scambio per i commercianti tedeschi, dogana in epoca napoleonica e, più di recente, ufficio postale centrale, diventa un department store a cinque stelle grazie a Dfs (Duty Free Shop), gruppo da 1,12 miliardi di fatturato, leader nel settore del travel retail controllato dal colosso Lvmh.
T Fondaco dei Tedeschi, così è stato ribattezzato il mall, è quindi il primo department store in Europa targato Dfs, e si trova nel cuore della città lagunare, sul Canal Grande, a due passi dal Ponte di Rialto e a poca distanza da Piazza San Marco. “Quest’opening – ha commentato a PambiancoTv, Philip Schaus, presidente e AD di Dfs Group – rappresenta per noi l’essere arrivati in un luogo di eccezionale storia e bellezza con una selezione di prodotti pensata ad hoc per la clientela internazionale che visita la città”.
Il nuovo polo del lusso, che punterà soprattutto sui turisti orientali, occupa una superficie di ben 7mila metri quadrati (e circa 450 finestre), con aree commerciali in cui sono venduti i prodotti dei più desiderati marchi italiani e internazionali di abbigliamento e accessori, gioielleria e orologeria, cosmetica e profumeria e wine&food.
“Ciò che caratterizza T Fondaco dei Tedeschi – ha aggiunto Schaus – è l’esperienza d’acquisto che si vive in questo luogo incredibile. I marchi che sono venduti al suo interno sono il frutto di una scelta che abbiamo fatto seguendo le aspettative dei viaggiatori che in Italia cercano il giusto mix tra brand italiani e internazionali, con un’attenzione particolare verso l’artigianalità locale e la cura dei servizi offerti. Rappresenterà quindi, anche per la città stessa, una nuova dimensione multisfaccettata che diventerà, mi auguro, una tappa imprescindibile degli itinerari turistici”.
L’edificio, che dà lavoro a 500 persone, ospita in tutto una sessantina di boutique. Ma anche spazi dedicati alla cultura. Il nuovo megastore, infatti, sarà anche un hub in cui verranno organizzati eventi e mostre che andranno a completare il calendario culturale della città.
“Il principale obiettivo di T Fondaco dei Tedeschi è proprio ristabilire lo storico legame veneziano tra commercio e cultura”, ha detto Schaus. Anche il progetto per il recupero e il restauro dell’edificio, affidato allo Studio Oma dell’architetto Rem Koolhaas (l’interior design è a cura di Jamie Fobert), si è basato su questa idea. L’obiettivo dichiarato dall’azienda è di rientrare dell’investimento nel giro di due anni. Schaus non ha parlato di cifre investite: “Posso solo dire che si tratta di molti milioni di euro”, ha detto.
Secondo indiscrezioni, però, si tratterebbe di circa 110 milioni di euro per un affitto pluriennale. Cifra che Dfs dovrebbe a Edizione, holding del gruppo Benetton proprietaria degli spazi acquisiti nel 2008 da Poste Italiane per 56 milioni, cui sono stati aggiunti una quarantina di milioni per la ristrutturazione.
Dfs che è un gruppo con circa 9mila dipendenti che ha base a Hong Kong fondato nel 1960 e da allora pioniere nel travel retail di lusso a livello mondiale. Vende una selezione di prodotti di circa 700 tra i brand più prestigiosi attraverso 420 boutique in tre continenti. Il network di Dfs comprende spazi duty free in 17 scali internazionali e 18 T Galleria nei centri città worldwide (l’ultima dei quali è stata aperta ad Angkor, in Cambogia).
“Questo è stato un anno eccezionale per Dfs”, ha continuato Schaus. “Abbiamo aperto quattro store: in Cambogia (ad Angkor), a Macao, a Singapore (in aeroporto) e oggi a Venezia. Nei prossimi tre anni rinnoveremo gli spazi di Sydney, Auckland e Bali”. Si conta che, nel 2015, oltre 164 milioni di viaggiatori abbiano visitato gli store Dfs. Al T Fondaco dei Tedeschi, invece, sono attesi intorno ai 2 milioni di visitatori l’anno.
L’edificio del Fondaco dei Tedeschi fu inizialmente costruito nel 1228 per i mercanti tedeschi e utilizzato per secoli come base di scambio nel commercio di spezie, seta e altri beni tra Oriente e Nord Europa. Distrutto due volte da incendi, fu ricostruito nel XVI secolo, prima di essere trasformato nel periodo napoleonico in dogana. L’ultimo restauro, prima di oggi, risale agli inizi del ‘900. Nel cortile del piano terra di T Fondaco dei Tedeschi ha preso casa Amo, un elegante ristorante/cafè veneziano progettato da Philippe Starck dove poter degustare i menù dei fratelli Alajmo, Massimiliano e Raffaele.
Sempre al piano terra, a fianco alle vetrine dedicate a Gucci, Bottega Veneta e altri brand italiani di accessori e gioielleria, ha aperto il food store, una vera e propria boutique multimarca che concentra vini e prodotti made in Veneto e made in Italy, oltre a prodotti esclusivi per il Fondaco sotto la label “La Bottega di Rialto” e a creazioni artigianali locali pensate come souvenir e oggetti regalo.
Un’imponente scala mobile rossa, battezzata “tappeto rosso”, porta al primo piano dove si possono trovare marchi di abbigliamento femminile e accessori come Fendi, Lanvin, Max Mara e Valentinoaccanto a brand di gioielleria come Damiani, Bulgari, Tiffany, Pomellato e Roberto Coin. Al secondo piano si può trovare l’abbigliamento maschile con brand come Salvatore Ferragamo, Brioni, Burberry, Ermenegildo Zegna e Moncler accanto all’area degli orologi di Panerai, Cartier, Hublot e Omega.
Ancora più in alto, al terzo piano, si trova lo spazio dedicato alle calzature femminili da Jimmy Choo aRené Caovilla fino ad Aquazzurra e Giuseppe Zanotti. Sullo stesso piano ci sono i prodotti di cosmetica e profumeria di Acqua di Parma, Dior, Estéè Lauder e The Merchant of Venice.
Sopra allo spazio retail, T Fondaco dei Tedeschi dedica un intero piano, il quarto, chiamato “Event Pavillion”, a mostre ed eventi aperti al pubblico locale e ai turisti che possono ammirare dal soffitto in vetro e dal terrazzo un panorama mozzafiato a 360 gradi su Venezia, dal Lido alle Alpi.
La prima mostra ad andare in scena in questi spazi è “Under Water”, una video installazione a cura dell’artista Fabrizio Plessi in onore della città e alle sue storiche connessioni tra est e ovest.