La nuova sfida creativa di Ennio Capasa ha inaugurato ieri sera la fashion week milanese. Tutti i principali rappresentanti del settore hanno applaudito la prima sfilata di Capasa Milano, fashion brand che segna il ritorno del designer dopo l’addio a Costume National, marchio fondato a Milano nel 1986 insieme al fratello Carlo, attuale presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, e venduto sei anni fa al gruppo giapponese Sequedge.
La sfilata è stata allestita nel retropalco del Teatro degli Arcimboldi. Il backstage aperto al pubblico ha testimoniato il desiderio di partecipazione al progetto ‘Before it starts,’ accompagnato dall’esibizione musicale della band Starcontrol.
Per quanto concerne la struttura organizzativa di Capasa Milano lo stilista non ha dubbi: “Sarà un brand di famiglia – ha spiegato a PambiancoTV Ennio Capasa pochi minuti prima dello show -, bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare tantissimo. La famiglia sarà un supporto importante. Mio fratello Carlo sarà un apporto strategico, non collaborerà direttamente, mia sorella, mio figlio e altre persone vicine sì. Capasa Milano vuole lavorare molto sulla distribuzione e la tecnologia, ci sarà un concetto di riuso dei vestiti, di affitto, di riciclo. Sono pratiche già in uso dagli anni Settanta, ma oggi le tecnologie permettono di ampliare il raggio. Ci sarà molto online perché stiamo lavorando a una nostra piattaforma attraverso la quale distribuiremo direttamente e che sarà pronta alla fine dell’anno”.
Tutti i capi presentati in collezione sono genderless, acquistabili in un ampio range di taglie. “La collezione si chiama ‘Unconventional tailoring’ – ha dichiarato Capasa -, rappresenta il desiderio di lavorare sulla sartoria in maniera diversa, più innovativa. L’asset più importante della tradizione italiana è la sartorialità che però è un po’ desueta quindi l’ho affrontata unendo la tecnologia. Nella stessa giacca convivono le maniche montate a mano con delle fusioni termosaldate al laser. Essere all’avanguardia ha e continua ancora a caratterizzare il mio lavoro. Ci sono anche delle opere artistiche che ho prodotto in questi anni, ora trasformate in stampe fantastiche”. I tessuti utilizzati sono molteplici, dal taffetas, anche in versione econylon, allo shantung passando per jacquard, cachemire lavato, crepe couture, panno double face, velluto tie dye e denim giapponese.
“Propongo un approccio a una moda più lenta. Ci sono amici che mi chiamano dicendomi che mettono ancora le mie cose del vecchio progetto perché sono ancora moderne. Quello è un valore da preservare. Quella era una moda molto estrema, quasi un’uniforme. Ho cercato di capire meglio il tempo in cui vivo che è più contaminato”. Per le Calzature Capasa Milano si è rivolto a Him co, mentre i gioielli sono stati creati da Ennio Capasa in collaborazione con Gianni De Benedittis di FuturoRemoto.