Si chiude oggi la seconda edizione di Mipel Lab, format fieristico di Assopellettieri e sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci) e da Agenzia Ice. Un appuntamento di tre giorni, dal 22 al 24 febbraio, per l’evento dedicato alla promozione del settore produttivo di pelletteria d’eccellenza ospitato dal padiglione 9 del polo espositivo di Fieramilano Rho, in contemporanea e all’interno di Lineapelle.
Protagoniste di questa seconda edizione, 16 aziende d’eccellenza selezionate da un team di esperti sulla base di una serie di parametri fra i quali l’affidabilità finanziaria, la capacità produttiva, il posizionamento nel segmento lusso e la capacità di fondere know-how manifatturiero e artigianale con esigenze di industrializzazione del prodotto.
Bbm Manifattura Borse, Colonnelli 2.0, Falor e Frassineti sono le new entry del progetto, che si aggiungono alle 12 aziende già presenti sin dall’esordio: Bric’s, DiMar Group, Mabi International, Metalstudio, Most, Pelletteria Fiorentina Montecristo, Sapaf, Tigamaro, P.&C., Rica, Tivoli e Tripel Due.
“Sono realtà molto forti nella sostenibilità – ha raccontato Franco Gabbrielli, presidente di Assopellettieri, a Pambianconews – che hanno grandi produzioni ma allo stesso tempo vantano artigianalità e rispettano tutti i parametri di un’azienda moderna”. Complessivamente il giro d’affari dei sedici player supera il mezzo miliardo di euro, con circa 2.500 addetti diretti a cui si aggiungono le molte realtà coinvolte come indotto nei vari distretti.
La vocazione che muove Mipel Lab, fin dalla precedente edizione, è quella di fare sistema, rispondendo all’esigenza della filiera di unire le forze. In quest’ottica si rinnova la partnership con Lineapelle, strategica alla luce del comune target di riferimento: i buyer delle griffe e dei brand internazionali, infatti, avranno a disposizione sia i migliori pellami e materie prime, che le aziende in grado di realizzare le loro collezioni secondo i più alti standard qualitativi. “Seguiremo Lineapelle ovunque”, ha spiegato Gabbrielli. “Abbiamo pensato questo progetto insieme, siamo già andati a New York e pensiamo di seguirli a Londra e a Shanghai in nome di questa sinergia”.
La dimensione fieristica di Mipel Lab dialoga e si integra con la sua controparte digitale. “Se l’evento dura solo tre giorni, la piattaforma digitale è aperta tutto l’anno. Questo strumento inoltre mette in mano all’intelligenza artificiale la scelta dell’azienda: il brand che ha necessità di produrre inoltra nella piattaforma la richiesta che in automatico seleziona le tre aziende migliori”.
E a proposito di innovazione, tra le più interessanti di questa edizione spicca l’Immersive Room: uno spazio in cui il visitatore può vivere un’esperienza immersiva alla scoperta di tutte le fasi della filiera della manifattura italiana di pelletteria, rappresentate attraverso una serie di oggetti iconici che, una volta appoggiati sul tavolo interattivo al centro della stanza, ne mostrano con brevi video ogni aspetto e ne fanno illustrano caratteristiche e sfaccettature.
Il format fieristico è dedicato alla pelletteria italiana d’eccellenza. “Il segmento della produzione per i grandi brand – continua il presidente – nel 2021 ha superato i livelli del 2019 e sta crescendo molto. Il lusso è già tutto in Italia, ma si stanno avvicinando anche le aziende che vogliono salire di fascia”.
Riguardo alle prossime edizioni e alle idee in cantiere, Gabbrielli sembra non avere esitazioni: “Abbiamo grandi progetti per il futuro, questa è la nostra parte più in crescita. Non puntiamo a diventare grandi ma a selezionare le realtà migliori”.