Un marchio tra i più noti nel settore dell’illuminazione residenziale e architetturale che potrebbe presto non limitarsi al settore della luce. In occasione del terzo Design Summit di Pambianco – Elle Decor, Piero Gandini, CEO di Flos, ha tracciato le direttive di sviluppo del gruppo da oltre 208 milioni di euro di fatturato, dal 2014 partecipato dal fondo italiano di private equity Investindustrial. “Tutto sta andando secondo quanto avevo pianificato e condiviso con il fondo di investimenti. Nei primi anni 2000 le esperienze di private equity in Italia, nell’arredamento, sono andate mediamente male perchè persone che non avevano il background di settore sono approdate nelle aziende con l’idea di ‘insegnare il lavoro’. L’approccio giusto, proprio di Investindustrial, è invece quello di lasciar fare il suo mestiere a chi lo sa fare. Ad oggi, dei 650 dipendenti di Flos, nessuno è stato inserito dal fondo”. L’azienda conta oggi tre unità produttive (Home, Architectural e Outdoor) ed esporta in oltre 70 Paesi nel mondo con una quota di vendite all’estero che raggiunge l’84 per cento. Lo scorso febbraio il Gruppo Flos ha siglato un accordo con Jason Brackenbury per l’acquisizione della sua società Kkdc France, azienda di distribuzione nel mercato francese della coreana Kkdc, specializzata nella produzione di led lineari di alta gamma per l’architettura: “A livello strategico questa acquisizione ci permette di entrare in un mercato con il controllo di un distributore forte”, ha raccontato Piero Gandini. Per il numero uno del brand l’ingresso del fondo di investimento ha portato non tanto a una maggiore capitalizzazione dell’azienda, quanto a una maggiore immediatezza d’azione, con un mutato rapporto tra priorità strategiche e operatività. “Il futuro dell’illuminazione integrata – ha continuato Gandini – guarda a sistemi complessi nei quali l’internet of things avrà un ruolo. Nel mondo delle lampade ‘portable’ resteranno invece importanti il lato emotivo e quello materico”. Quanto alla distribuzione, per il manager è un errore pensare che la vendita del design italiano resterà legata ai soli negozi fisici: “La presenza brick and mortar sarà centrale ma anche meno diffusa – ha concluso Gandini -, ma sarà fondamentale comunicare e vendere con il digitale. Se internet e questa nuova fluidità di business diventeranno ciò che speriamo è possibile che Flos in futuro non si limiti ala luce. Anche se non so ancora in che forma. La nostra è un’azienda che ha un’elevata capacità e competenza di design e sviluppo. Inoltre partecipiamo alla filiera distributiva come se già fossimo un’azienda che non fa solo luce. Territorialmente, inoltre, tutto il nord Italia è l’area produttiva d’eccellenza per il settore”.
Intervistato da Pambianco Tv a margine del convegno, Gandini ha confermato l’intenzione di puntare sulla brand extension di Flos: “Siccome siamo bravi a fare design, potremmo applicarlo anche al di fuori del mondo illuminazione. Vedremo…”. L’obiettivo a fine anno è crescere, mantenendo l’attuale quota di redditività.