Autonomia e visione. Sono questi i valori chiave del successo di Fine Sun, la holding controllata da Made in Italy Fund, che aggrega realtà del settore moda con l’obiettivo di potenziarne lo sviluppo. Guidata da Mauro Grange, Fine Sun nel 2018 ha intrapreso un piano di acquisizioni che l’hanno portata prima a rilevare 120% Lino e poi, dal 2020, Dondup, Autry, Ghoud e Rosantica.
Archiviato il 2022 con un fatturato di 200 milioni e un ebitda compreso tra il 27 e il 30%, nel 2023 prevede di raggiungere il traguardo dei 270 milioni. “Il nostro obiettivo rimane quello di dare alle aziende la possibilità evolvere in una dimensione internazionale, fornendo loro tutti gli strumenti necessari. Non ci interessa stravolgerne il Dna, bensì farle crescere grazie alle sinergie che una realtà come la nostra può garantire”, ha spiegato Grange durante il 27° Pambianco – PwC Fashion Summit.
“Siamo partiti nel 2018 – ha continuato il manager -, acquisendo 120% Lino e l’abbiamo messa nella condizione di esprimersi a livello internazionale e oggi realizza l’80% del suo fatturato negli Usa, ha 12 negozi flagship e ne stiamo aprendo altri due in questi giorni. Durante il Covid, invece è stata la volta di Dondup. Una bellissima operazione: l’abbiamo acquisita quando fatturava sotto i 50 milioni di euro e nel giro di due anni, ha raggiunto circa 70 milioni di fatturato con un Ebitda di 18 milioni di euro”.
Non solo abbigliamento, in seno a Fine Sun ci sono anche realtà legate al mondo degli accessori: “Per ultime sono arrivate le sneakers con una società di Dolo, che abbiamo seguito fin dalla loro nascita, per cui sia di Ghoud che di Autry abbiamo seguito i primi passi, il risultato è una crescita straordinaria perché siamo passati da 3 milioni di fatturato nel 2020 ai 30 milioni nel 2021 e ai 100 milioni quest’anno. Se ci sono altre aziende sul mercato? Sì, c’è grande spazio nella moda a patto di sapere di dialogare con il consumatore finale. In questo momento stiamo tenendo d’occhio due realtà che vorremmo portare sotto il nostro cappello”