Taglio del nastro per Hermès in via Montenapoleone a Milano. Dopo aver tinto la via del colore simbolo della maison durante i lavori in corso, in mattinata la maison ha finalmente svelato gli interni del nuovo spazio, al civico 12 della strada del lusso meneghino, in un palazzo neoclassico dalla tipica facciata ‘giallo Milano’. L’apertura è un omaggio alla città e alla clientela del nostro Paese: l’operazione ha un valore aggiunto poiché si tratta dell’unico opening previsto per il 2013. La boutique si sviluppa su due piani per un totale di 600 metri quadri e ospita il meglio delle collezioni della maison francese. Già dall’entrata, chi vi accede ha l’impressione di essere trasportato nel mondo Hermès, grazie all’ampia offerta di profumi e bijoux, di carré in seta e e del prêt-à-porter maschile e femminile, fino alla piccola pelletteria e agli accessori per l’equitazione, senza dimenticare l’area interamente riservata al cuoio e le collezioni per la casa. I ‘mestieri’ proposti (in casa Hermès, i prodotti si indicano con questo termine) esistevano già ma, come spiega l’AD di Hermès Italia Francesca di Carrobio a PambiancoTV, “avevamo l’esigenza di mostrare nei giusti spazi l’esplosione di creatività che da sempre ci contraddistingue. Certamente, avere a disposizione una superficie raddoppiata rispetto a quella dello spazio di via Sant’Andrea ci ha permesso di dare più risalto agli smalti, alla seta e alla gioielleria. Quest’ultimo, in particolare, è un reparto sul quale stiamo puntando molto”, prosegue di Carrobio.
La neonata boutique di via Montenapoleone sostituisce – dopo 26 anni di onorato servizio – lo storico negozio di via Sant’Andrea, primo flagship store nel nostro Paese nato in concomitanza con la filiale italiana nel 1987 che ha chiuso definitivamente i battenti sabato sera scorso. “Si tratta di un vero e proprio trasferimento. In via Sant’Andrea lasciamo il cuore: è stato il nostro angolo milanese per molti anni, ma adesso siamo estremamente onorati e felici di essere arrivati qui”, dichiara l’AD. Nel frattempo, dal 1987 a oggi hanno aperto le proprie porte altri 19 monomarca tricolori, segno inequivocabile del peso specifico che ha l’Italia per la maison. In quest’ottica, l’investimento in via Montenapoleone rappresenta un ulteriore sintomo di fiducia nel Paese: “Da sempre l’Italia è per noi un mercato di riferimento: siamo un popolo di grandi intenditori, capiamo e conosciamo da sempre i prodotti migliori”, afferma di Carrobio.
Le parole dell’amministratore delegato confermano i dati sorprendenti di Hermès nel 2012, anno in cui la maison ha fatturato 3,42 miliardi, con profitti in crescita del 13% nel primo semestre del 2013, con segmenti, come la gioielleria e art de vivre (con l’arredamento a fare la parte del leone), che hanno registrato un +40%, seguiti da un + 21% degli accessori e del prêt-à-porter. Ma c’è altro aspetto sorprendente: il lusso, o meglio l’artigianato di altissima qualità, continua a crescere in maniera equilibrata nei nuovi e vecchi continenti. L’Europa, sempre nel primo semestre 2013, ha segnato +14%; l’Asia (Giappone escluso) +17%, esattamente come le Americhe. E l’Italia negli ultimi difficili cinque anni, ha raddoppiato il fatturato, con 19 negozi, e con una boutique, via Condotti a Roma, che ha la più alta redditività in Europa. “Non avendo esperienza passata in via Montenapoleone, adesso non posso immaginare quali saranno i risultati. Ma quel che è certo è che la crisi non ci fa paura”, conclude di Carrobio.