Nato nel 2018, ha già raggiunto un fatturato di 16 milioni di euro. Si tratta della start-up Goovi, il cui nome deriva da ‘Good vibes company’, perché intende portare positività nella vita delle persone incoraggiandole ad essere loro stesse e a prendersi cura di sé con prodotti skincare, make-up e integratori ricchi di ingredienti naturali, dalle formule clean e vegan.
Il brand, co-fondato da Michelle Hunziker, dopo il lancio in collaborazione con Artsana Group, ha ora Sodalis come partner industriale e Freeda come partner per marketing e comunicazione. “L’obiettivo della nostra start-up è di proseguire con il trend di crescita del 30%”, esordisce Michelle Hunziker, intervenuta al 7° Beauty Summit di Pambianco in collaborazione con Freeda, spiegando come “le ambizioni siano alte” anche a fronte di un trend di crescita del 30 per cento.
La sfida di Goovi è quella di proporre prodotti naturali e sostenibili ma al contempo colorati, divertenti, ironici ed efficaci. “E con un prezzo inclusivo ispirato al mio lifestyle pop e informale”, prosegue l’imprenditrice che si dichiara entusiasta dell’acquisizione “da parte del primo player beauty italiano, perché ci ha dimostrato di credere profondamente nel nostro brand”. Un brand, dal nome inglese, che ha l’ambizione di diventare internazionale anche grazie alla comunicazione digitale e alla nuova spinta in arrivo, appunto, da Sodalis.
Già dal 2024 il piano di sviluppo per Goovi guarda all’estero, è allo studio, infatti, un business model che prevede la presenza in ogni Paese di un volto noto locale da associare al brand, così come Michelle Hunziker rappresenta il brand per l’Italia. “Serve autenticità, i consumatori devono fidarsi della proposta e di chi la rappresenta – spiega Hunziker -, serve ‘the face’, non un insieme di influencer o tiktoker minori”.
Tra i progetti per il futuro del marchio, c’è la diversificazione dei canali distributivi: “Siamo partiti pre-Covid dalle farmacie, alle quali riconosciamo una grande credibilità – spiega Hunziker – rendendoci conto, post pandemia, di quanto le persone avessero necessità di prendersi cura di se stesse. Ora, lavoriamo benissimo insieme creando una sinergia tra online e offline, perché se è vero che siamo un brand digitale, con il 72% del fatturato che arriva dall’e-commerce, teniamo però tantissimo anche al retail”. Motivo per cui, Goovi si sta estendendo al canale delle profumerie, ad oggi è presente in Pinalli, e a realtà come la Rinascente. “Goovi è un brand digitale che fonda la sua strategia sull’approccio ‘social first’ che prevede un contatto quotidiano con la propria community, ma – chiosa l’imprenditrice – è irrinunciabile l’experience del prodotto. Il mio sogno, un giorno, è avere un mio flagship, partendo da Milano”.
In tema di prodotto, tante le novità, a partire dall’haircare “che dovrà rispecchiare i nostri valori di naturalità ed efficacia” fino al make-up per il quale sono già programmate diverse uscite. “Andremo avanti sul nostro core business, ovvero il micro-circolo combattendo la cellulite su gambe e glutei”, conclude sorridendo e ricordando che “sta arrivando l’estate e bisogna organizzarsi!”.