Santa Margherita, dopo aver conquistato il mercato americano con il Pinot grigio, sta consolidando la propria forza nei vini bianchi attraverso il vino del momento. “Sicuramente il Prosecco sta andando particolarmente bene in tutte le sue declinazioni – sottolinea l’amministratore delegato Ettore Nicoletto – e noi siamo molto impegnati nella docg di Conegliano Valdobbiadene. Al Vinitaly abbiamo presentato il restyling della nostra linea di Prosecco docg, di cui nel 2015 abbiamo prodotto tre milioni di bottiglie”. La nuova veste è caratterizzata da un’immagine di pulizia stilistica e un forte legame con la tradizione di famiglia, evidenziata dal crest dei Marzotto, proprietari della società, sul fronte della bottiglia.
Gli altri vini in evidenza, tra quelli dove opera il gruppo di Fossalta di Portogruaro attraverso le società controllate, sono il Chianti classico e alcune produzioni tipiche della Maremma. Nicoletto pone però l’accento su un prodotto che potrebbe riservare, in futuro, qualche sorpresa in chiave di acquisizioni. “Si tratta di una varietà a bacca bianca, il Vermentino, già presente in maniera marginale nel nostro portafoglio, con il brand Sassoregale, e che personalmente mi intriga parecchio, prospettando interessanti scenari di sviluppo. Sappiamo che il Vermentino non è soltanto toscano o ligure, ma che si produce anche in Sardegna e che presenta un profilo interessante per il consumatore moderno e per i cosiddetti millennials. Dal mio punto di vista, è una varietà da monitorare con grande attenzione”. Acquisizione in vista nell’isola? “Chi può dirlo… Guardiamo in tutte le direzioni, ciò che conta è avere un brand con un potenziale da esprimere e che provenga da una regione con le caratteristiche tali da completare il nostro attuale assortimento di prodotti”.