Riposizionamento, retail e brand extension. Sono queste le parole chiave del futuro di Jeckerson, il marchio bolognese che stamattina nel suo showroom milanese ha presentato il business plan. Un rilancio che oggi entra nel vivo dopo l’omologa da parte del Tribunale di Bologna sulla proposta di concordato in continuità, lo scorso 24 aprile, come ha spiegato a PambiancoTv l’amministratore delegato Gian Maria Argentini: “Abbiamo garantito continuità all’azienda attraverso il pagamento integrale dei fornitori strategici, ma che ha tolto 90 milioni di euro di debiti dallo stato patrimoniale, riportando l’azienda a una struttura sostenibile”. Contestualmente, le banche che detenevano la maggior parte del debito (Mps, Unicredit e Ge capital) entreranno nel capitale attraverso azioni di classe B.
Al centro della strategia, il riposizionamento del marchio verso un target più giovane attraverso un percorso stilistico che vedrà la toppa, simbolo del brand, essere riletta e trasformata da alcuni artisti come i calligrafi Daniele Tozzi e Luca Barcellona che hanno decorato alcuni capi per la primavera/estate 2018.
Una stagione che vedrà rilanciare anche il progetto donna, il cui stile sarà curato dallo studio Gallieri Vennieri (il menswear è invece curato dallo studio Maurizio Ravizza Krieger), con un maggiore impulso a partire dall’autunno/inverno 2018.
Al centro della strategia anche il retail, grazie a un nuovo concept: “A partire da agosto vestirà il nostro monomarca al civico numero 1 di Corso Matteotti a Milano, che vuole essere il nostro biglietto da visita per lo sviluppo dei negozi. Al momento, abbiamo una rete di 36 store compresi gli outlet”, ha aggiunto Argentini. Dopo gli accordi con Canepa per il beachwear e con il gruppo Casillo per l’abbigliamento junior, l’azienda non esclude di ampliare il proprio portfolio di proposte merceologiche attraverso nuove brand extension come calzature e intimo.
Il marchio, che ha chiuso il 2016 a 30 milioni di euro, punta a investire il 5-7% del proprio giro d’affari soprattutto su marketing, digital e omnicanalità, con l’obiettivo di superare il traguardo dei 40 milioni nel 2020. Senza escludere, in futuro, la possibilità di accogliere nuovi azionisti: “Non siamo in vendita, ma siamo vendibili più che in passato. Con questo piano siamo convinti di poter mettere a segno risultai importanti nel medio-lungo termine”, ha concluso Argentini.