Si respira una nuova aria in via Pontaccio, anche se, tra le vecchie mura, aleggia ancora la storia del palazzo. La nuova dimora milanese di Kiton, che fu la sede della maison Ferrè, ha aperto le porte in occasione della seconda giornata della Milano Fashion Week. Lo stabile di quattro piani era stato comprato lo scorso autunno dal marchio sartoriale napoletano del gruppo Ciro Paone, per un investimento (tra acquisto e restauro) di circa 30 milioni di euro, come ha spiegato a Pambianco Tv il numero uno del gruppo Antonio De Matteis la sera dell’inaugurazione. Lo spazio è stato restaurato, ma nel rispetto del suo passato: “Abbiamo recuperato quello che c’era prima – ha spiegato l’amministratore delegato – e per farlo abbiamo chiamato l’architetto Raggi, che aveva seguito personalmente i lavori insieme con Gianfranco Ferré”.
La ristrutturazione non è ancora terminata e, per il momento , è pronta solo la parte degli showroom, con MP Massimo Piombo nello spazio ‘giardino’ a piano terreno, tutti i brand del gruppo al primo piano, e Kiton al secondo insieme con le stanze dedicate al progetto Vicuna, sul quale l’azienda sta investendo molto negli ultimi mesi: “Se prima questo materiale si sviluppava solo nei colori classici – ha detto la vice presidente Giovanna Paone – oggi abbiamo lavorato su fantasie, come lo spigato e il gessato”. Per gli ultimi due piani è prevista la costruzione di mini appartamenti per i membri del gruppo o per i clienti, mentre entro il 2015 sarà la volta di un negozio sotto i portici e di un ristorante napoletano a Milano.
Per il gruppo, il nuovo haedqaurter rappresenta “un punto di partenza – ha aggiunto Paone – e ci dà l’idea di essere un palazzo di famiglia, qualcosa che ci permette di crescere e di imporci ancora di più sui mercati internazionali”. E proprio parlando di sviluppo retail all’estero, per il momento l’azienda conta 40 negozi, di cui 30 di proprietà, anche se “c’è ancora tanto da fare – ha commentato la vice presidente – e speriamo di aprirne ancora tre o quattro negli Stati Uniti, e poi in Russia e Giappone”.
Intanto, il gruppo ha chiuso il 2013 con un +10%, registrando 105 milioni di fatturato. “Per la prima volta abbiamo superato i 100 milioni – ha commentato De Matteis – e nel 2014 ci auguriamo di crescere come abbiamo già fatto”.