Gli opposti si attraggono. In concomitanza con la 95esima edizione di Pitti Uomo, L.B.M.1911 ha svelato due capi della prima capsule realizzata in collaborazione con un designer esterno a Lubiam, azienda mantovana cui fa capo il brand. Si tratta del progetto Efisio Marras for L.B.M.1911, che ha visto il coinvolgimento del giovane designer sardo già direttore creativo di I’m Isola Marras.
“Si tratta di due mondi molto diversi che si incontrano – spiega a PambiancoTV Giovanni Bianchi, AD e direttore ufficio stile Lubiam – volevamo uno stimolo in più, una nuova sfida. Ci ha contattati Efisio ed è stato un modo per metterci alla prova, per affrontare un consumatore diverso dal nostro. C’è stato subito feeling e con le nostre capacità industriale abbiamo trasformato in prodotto le idee di Efisio”.
In passato le due realtà si erano già incontrate: il nonno paterno di Efisio, infatti, aveva la linea Lubiam nel proprio negozio di abbigliamento ad Alghero. “Si tratta di un progetto di cui vado molto fiero e sono quasi incredulo”, dichiara lo stilista sardo. “Tutto è partito con la proposta di realizzare 3 giacche, ma alla fine abbiamo dato vita a 15 pezzi, 9 look completi che includono giacche, pantaloni e capispalla. Durate Pitti Uomo ne stiamo svelando due, tra cui il completo con la stampa stansfer a capo finito, il più rappresentativo della capsule. Gli altri look saranno presentati venerdì 11 gennaio nello store di L.B.M.1911 in via della Spiga durante Milano Moda Uomo”, conclude Marras.
“Dopo questa prima esperienza siamo convinti che collaborazioni con designer esterni possano portare know-how all’azienda, pensiamo possa essere una strada da coltivare in futuro”, riflette Bianchi.
Lubiam, che include anche il marchio Luigi Bianchi Mantova Sartoria, ha chiuso il 2018 con risultati in linea con lo scorso anno, intorno ai 54 milioni di euro. Dati i buoni risultati di vendita della primavera/estate, si prevede un aumento del prossimo fatturato. Entro l’anno dovrebbe arrivare anche l’e-commerce di Lubiam. “Nel 2019 svilupperemo maggiormente i mercati esteri, che rappresentano oggi il 50% del nostro turnover e implementeremo l’offerta ‘su misura’ che copre più del 10% del fatturato”, conclude il manager.