Armani continua a guidare la classifica de Le Quotabili di Pambianco. Ma, dietro alla conferma dello stilista piacentino, emerge un quadro di continuo dinamismo, con numerosi cambi di posizione (anche nel podio) tra le 50 top aziende della moda e del lusso, e con sette new entry rispetto al 2015. I risultati dell’undicesima edizione dello studio realizzato da Pambianco Strategie di Impresa sono stati presentati questa mattina in Borsa Italiana, assieme alla classifica delle 15 quotabili del settore design (giunto invece alla quinta edizione). Il report Le Quotabili misura, con un rating quantitativo (un valore numerico), le caratteristiche che una società presenta per essere quotata nel giro di 3-5 anni.
Il rating della moda e lusso, dunque, vede ancora Armani al primo posto, seguito quest’anno, nell’ordine, da Valentino (al settimo posto lo scorso anno), Ermenegildo Zegna (che scende dunque alla terza posizione rispetto alla seconda del 2015), Gianni Versace (era quinto) e Dolce&Gabbana (perde una posizione: era quarto). Assai più stabile il podio del settore design: confermati i primi tre (nell’ordine, Flos, Kartell e B&B Italia), anche se al quarto e quinto posto entrano rispettivamente Minotti e Molteni.
La diversa dinamicità emerge anche in relazione alle new entries: sette nuove quotabili per la moda e lusso; una per il design. Carlo Pambianco ha tenuto a precisare che “chi è uscito dalla classifica 2016 non necessariamente è andato peggio dell’anno precedente. L’uscita è conseguenza anche di qualcuno che ha fatto meglio”. Le modalità di calcolo del rating, infatti, si basano su otto fattori cui viene assegnato un peso differente. “E queste valutazioni – ha ricordato – variano anno su anno”.
Le sette new entry nel settore moda e lusso seguono le otto dello scorso anno. Quest’anno si tratta di Golden Goose (calzature), Golden Lady (calzetteria), Gianvito Rossi (calzature), De Rigo (occhiali), Lardini (abbigliamento), Morellato (gioielleria) e Bottega Verde (beauty). La cosa che traspare, ha commentato Pambianco, “è la trasversalità delle aziende entrate in classifica. Sono infatti coperti tutti i settori”. Nel design, la sola nuova quotabile (contro le tre dello scorso anno) è Cattelan (Arketipo).
In termini di risultati economici, il fatturato 2015 delle top 50 della moda e del lusso ha rallentato la corsa, con una crescita dell’8,4% rispetto all’8,7% del 2014, e un ebitda margin che scende dal 14,3 al 13,9 per cento. Accelera, invece, il design. I ricavi aggregati del campione sono aumentati nel 2015 del 7,3% (contro il 4,7% del 2014), e l’ebitda margin sale al 15,1% rispetto al precedente 14,1 per cento.
Restano le notevoli differenze dimensionali. In termini aggregati, i ricavi 2015 delle top 50 della moda e del lusso valgono 19,79 miliardi di euro, quelli della top 15 del design 2,19 miliardi. La differenza è ancora più evidente a livello di dimensione aziendale. Il fatturato medio della moda è di 396 milioni, quello dell’arredo di 146 milioni.
L’approfondimento su Le Quotabili e sull’incontro in Borsa sarà presentato nel prossimo numero di Pambianco Magazine.
Il sito dedicato a Le Quotabili è consultabile qui.