A dispetto della crisi, Loriblu chiude il 2013 a quota 50 milioni di euro di fatturato, in crescita del 9% e conta di archiviare l’esercizio in corso con un aumento a doppia cifra. A spiegarlo a PambiancoTv è la titolare del marchio Annarita Pilotti che, insieme al marito Graziano Cuccù, produce scarpe nel distretto marchigiano da oltre trent’anni. L’azienda di Porto Sant’Elpidio, in provincia di Fermo, riconduce al passo spedito del proprio business una doppia carta vincente: da una parte, l’internazionalizzazione e, dall’altra, il made in Italy: “Teniamo molto che tutti i nostri prodotti provengano dal nostro distretto, è un indice di buona salute e di impegno nella ricerca dei materiali migliori”, spiega Pilotti in occasione della presentazione alla stampa della collezione autunno/inverno 2014 durante la settimana della moda milanese.
L’attenzione al distretto si esprime anche attraverso un supporto attivo delle maestranze artigianali: “Siamo al secondo ciclo delle ‘Botteghe di Mestiere’, una iniziativa realizzata in collaborazione con Italia Lavoro finalizzata a introdurre giovani in fabbrica: siamo molto orgogliosi di avere dei nuovi ragazzi da far crescere in azienda”, prosegue la numero uno della società. L’azienda, infatti, ha già confermato con nuovi contratti i dieci tirocinanti della prima edizione e conta di comportarsi allo stesso modo con i nuovi apprendisti. “Alle selezioni si sono presentati oltre 100 giovani: è importante avere una manodopera specializzata e riuscire a tramandare il know-how della manodopera”, spiega Pilotti.
Quanto all’espansione retail, il marchio ha annunciato entro la prima parte dell’anno due aperture a Londra e a Riccione, entrambe a gestione diretta, che porteranno a 24 il numero complessivo dei monomarca del brand nel mondo. Entro la chiusura del prossimo esercizio, infine, il marchio prevede di tagliare il nastro agli store di Vienna, Rostov sul Don, Abu Dhabi e Dubai.