C’è la Generazione Z al centro delle tendenze di Milano Unica per la P/E 2021. Il salone italiano del tessile – si legge nella nota di Milano Unica – “è partito da un assunto: è vero che i post millennials sono iperconnessi, sono veloci nell’assimilazione e nella sintesi ma è anche vero che, come i ragazzi del passato, hanno bisogno di socializzare e di accrescere la propria identità attraverso il gruppo, sebbene virtuale”. Da qui l’idea della fiera di unire futuro e passato, l’approccio tecnologico e il concetto di tribù. Ne sono nate tre nuove tendenze: Tropical Rave in Mexico City, Indian Chill Out in L.A. e British Clubbing in Papua, che mixano luoghi, generi musicali e iconografie tribali con lo scopo di creare innesti culturali ed estetici suggestivi.
“Va anche detto che la Gen Z è la generazione più sensibile alle problematiche ambientaliste, anzi è quella che ha fatto nascere il sentimento green, nel mondo. Un 2 sentimento che Milano Unica condivide ma ora dobbiamo far sì che la visione green sia parte preponderante delle decisioni aziendali e politiche a tutti i livelli, così da agire in modo responsabile al fine di garantire un futuro davvero sostenibile ai nostri figli. Ed è per questo che Milano Unica si impegna da molto tempo per diffondere questi valori”, ha dichiarato Ercole Botto Poala, Presidente di Milano Unica.
Anche per questo, il salone ha affiancato alla presentazione delle tendenze P/E 2021 un “simposio” sul rapporto tra sostenibilità e creatività, animato, oltre che da Ercole Botto Poala, anche da Emanuele Farneti, direttore di Vogue Italia e de L’Uomo Vogue, Giusi Ferrè, storica penna del Corriere della Sera, Luca Sburlati, CEO di Pattern Spa e da Rankin, fotografo e cofondatore di Dazed and Confused e Hunger.
Il Progetto Sostenibilità è stato lanciato da Milano Unica nel 2017. “Il successo di questo progetto e la sensibilità dell’industria italiana a questo tema – ha raccontato il presidente di Milano Unica a PambiancoTV- sono testimoniati dall’aumento delle proposte e del numero di espositori che danno concretezza a questo messaggio. La sostenibilità è un concetto complesso da definire. Siamo partiti da una mappatura di prodotti e proposte sostenibili per poi aiutare le aziende nel percorso di certificazione della produzione. Oggi quello che è importante è portare l’industria a darsi dei parametri e delle misurazioni precise, a dare dei valori chiari alla sostenibilità”.
Ai visitatori dell’area sostenibilità (nel 2019 le imprese presenti hanno segnato un +22% sul 2018, portandosi a oltre 150 con 1.004 campioni esposti) viene offerta la possibilità di richiedere la scheda tecnica dei prodotti, corredata da foto e indicazioni con la composizione e le relative certificazioni.
“Sostenibilità – ha concluso Ercole Botto Poala – vuol dire, per le aziende, investire per migliorare la produzione, per controllare i processi e ridurre gli sprechi. Il concetto però deve estendersi a tutta la filiera e arrivare al consumatore i cui acquisti devono essere consapevoli”.