S’ispira alla penna Meisterstück, creata nel 1924 e icona del marchio Montblanc, la Meisterstück Heritage Collection, che la maison della stella alpina ha presentato in anteprima al Sihh-Salone Internazionale dell’Alta Orologeria di Ginevra. La nuova linea di segnatempo, come ha spiegato al microfono di Pambianco Tv Jerome Lambert, CEO del marchio del gruppo Richemont, si posiziona nella fascia di ‘lusso accessibile’, con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Incentrata su modelli con uno scontrino tra 2mila e 5mila euro, propone anche un Calendario Perpetuo a 10mila euro, mentre una tale complicazione costa in genere dai 16mila euro in su.
“La Meisterstück Heritage Collection – ha spiegato il CEO – parte da referenze più basiche, con ore, minuti e data, e arriva al Calendario Perpetuo e al Pulsograph, che monta il Calibro MB M13.21 cronografico ispirato al Calibro Minerva 13.20,20 uno dei primi calibri cronografici per orologi da polso sviluppato dalla Minerva nel 1923. Questa collezione è molto importante per presentare ulteriormente la nostra competenza nell’alta orologeria, frutto di una longa tradizione”.
Montblanc, infatti, oltre ad avere alle spalle oltre cent’anni di storia negli strumenti da scrittura, più di 20 anni fa, nel ’97, ha fondato una manifattura a Le Locle e nel 2007 ha rilevato la manifattura Minerva a Villeret, ‘gioiello’ dell’alta orologeria artigianale svizzera, famosa da oltre 150 anni per essere tra le poche a produrre spirali. “Stiamo crescendo nell’alta orologeria”, ha dichiarato Lambert, che nelle lancette ha una forte expertise, essendo stato CEO di Jaeger-LeCoultre prima di prendere il timone di Montblanc lo scorso maggio. “Oggi il segmento orologi vale il 25-30% del fatturato (pari a 230 milioni di euro nel 2012-13 secondo stime Vontobel, ndr). L’obiettivo è bilanciare i ricavi tra strumenti di scrittura, pelletteria e orologi”.
Ma come mantenere una credibilità in categorie di prodotti di lusso così diversi? “Abbiamo la fortuna di avere marchio forte, con chiari codici estetici, ma soprattutto dobbiamo gestire ogni categoria di prodotto come ‘pure player’, specialisti”, conclude il manager. “Per questo produciamo la pelletteria a Firenze e abbiamo investito molto nella nostra manifattura di orologi, che oggi ha una capacità di sviluppo anche maggiore di altri brand del settore”.