Oki Sato, fondatore dello Studio Nendo, è l’architetto-designer giapponese grande protagonista della mostra, realizzata in collaborazione con Glass Italia, di scena a Spazio Pontaccio fino a domenica 27 settembre. La sua creatività semplice, minimale ha un carattere magico che va oltre la materia, le forme e i colori: è l’idea.
“Mi piace ricercare delle storie e da esse trarre ispirazione per le mie creazioni”, esordisce Sato ai microfoni di Pambianco Design in occasione dell’inaugurazione dell’installazione. “Il design – prosegue – non è tanto questione di forme e colori, l’importante è l’idea sottesa. Lo stesso accade quando collaboro con le aziende, cerco storie al loro interno e le trasformo in progetti”. Alla domanda se abbia un progetto dei sogni che vorrebbe realizzare Sato risponde: “quando sei ottimista e ti senti felice ogni tipo di design diventa un ‘dream project’”.
Lo Studio Nendo, che ha una base anche a Milano, collabora da diversi anni con aziende e designer italiani. “L’importante è consolidare le partnership attuando diversi progetti insieme, come è accaduto con Glass Italia – afferma Sato – e mantenere la libertà creativa anche quando si affronta il design industriale”.
L’amore da parte di Glass Italia per il tratto creativo e poetico di Oki Sato ha spinto Lorenzo Arosio, titolare del brand, ad attivare una partnership con il designer. “Dalla stima reciproca – conferma Arosio – nasce l’incontro che si esplica poi nel progetto condiviso”.
Glass Italia, che ha da poco inaugurato uno spazio a New York e uno in Corea, in prospettiva intende sviluppare soprattutto il retail negli Stati Uniti. L’export, infatti, è importante per l’azienda e rappresenta più dell’80% del fatturato totale che nel 2014 si è attestato a 10 milioni di euro, con previsione di crescita del 12% nel 2015.
Pair, Slide, Layers e Fragment sono i prodotti esposti fatti di giochi di specchi, sovrapposizioni, trasparenze e vetri fumé: oggetti che esprimono la semplicità e la magia tipica dei lavori partoriti da Oki Sato. Il pezzo forse più straordinario è Fragment, un paravento dai particolari effetti ottici che oltre a rispecchiare l’immagine lascia intravedere al di là di sé creando interessanti sovrapposizioni e rimandi. Questi pezzi unici saranno acquistabili fino a domenica in via Pontaccio 18. “Il nostro spazio – afferma Eleonora Negri, socia di Spazio Pontaccio dal 2012 dove ricopre il ruolo di chief operating officer – è nato 13 anni fa per volere di Alberto Pellini e di suo padre Gianni, come curatore di ciò che esiste di bello nel design e come palcoscenico e trampolino di lancio per giovani designer con progetti e prodotti particolari. Il filo conduttore della nostra scelta è l’estetica e la libertà di utilizzare questo spazio come meglio crediamo”.
Il cliente tipo dello Spazio Pontaccio è trasversale, soprattutto straniero (inglesi, americani, asiatici), ma con un minimo comune denominatore che è la passione e la cultura del design. “Abbiamo grande rispetto per il modo in cui Oki Sato tratta i materiali e le forme e, con grande semplicità, riesce a inventare qualcosa che prima non c’era – commenta Negri la collaborazione con Nendo e Glass Italia -. Un’operazione non facile oggi”.