“La novità più importante è lo sdoganamento del vecchio concetto secondo cui People of Shibuya è una collezione mono-prodotto incentrata sulla giubbotteria. Presentiamo un total look vero e i clienti stanno apprezzando molto tutte le nostre proposte sia in termini di maglieria che di felpe e t-shirt”. Angelo Loffredo, direttore commerciale e art director stile del brand, dichiara subito a PambiancoTV la metamorfosi del brand italiano che presenta a Pitti Uomo 102 le proposte per la primavera/estate 2023.
“Questa collezione – continua il manager – è uno spartiacque tra passato e futuro. L’80% può definirsi ecosostenibile grazie all’utilizzo di tessuti riciclati e processi eco-friendly. Puntiamo ad arrivare ad avere il prossimo anno un capo 100% ecosostenible”.
L’emergenza sanitaria e l’attuale conflitto bellico in Ucraina non hanno impattato negativamente sulla label. “Non abbiamo mai avuto défaillance – spiega Loffredo-, anche durante il Covid abbiamo avuto crescite a doppia cifra, dai 7 milioni di euro siamo passati ai 10 milioni del 2021, il nostro obbiettivo è raggiungere una crescita importante nel 2022. Abbiamo ottenuto importanti incrementi in Europa, in primis in Germania, Olanda, Belgio e Spagna”
La formula vincente, aggiunge il manager, risiede in una strategia ormai collaudata: “Tra i nostri plus c’è dare un servizio di consegne perfetto e ascoltare il cliente fornendo risposte in qualsiasi momento. Abbiamo un costumer service che funziona alla grande, ogni cliente ha risposte in meno di 24 ore, la velocità è tutto”. Lo stand all’interno del Padiglione Centrale della fiera toscana include anche numerosi jeans: “Prima di partire con il progetto denim c’è stato un anno di ricerca e sviluppo, è un mondo difficilissimo. Oggi i capi sono di altissima qualità con tessuti, lavaggi e produzione made in Italy; è sinonimo di orgoglio per noi che produciamo in tutto il mondo aver riportato la produzione di un progetto così importante nella nostra Terra”, conclude Loffredo.