Sono concentrate sull’“abbigliamento” dell’orologio le 40 nuove proposte che Patek Philippe ha messo in mostra a Baselworld 2013. La maison ginevrina, storicamente votata a investire nell’innovazione meccanica e tecnologica con all’attivo più di 80 brevetti e 17 calibri diversificati in 50 movimenti, ha dedicato “un’attenzione quasi maniacale ai dettagli e all’estetica, con nuovi quadranti e casse molto sofisticate – ha spiegatoLaura Gervasoni, DG di Patek Philippe Italia –. La collezione è molto completa, con un 35% di modelli femminili, e diversificata. Proprio per questa varietà la produzione è volutamente limitata (53mila pezzi all’anno, ndr). E vorrei sottolineare che vendiamo tutte le nostre linee”.
Le vendite del marchio, che secondo le stime di Vontobel hanno superato il miliardo di franchi svizzeri nel 2011, provengono per la maggior parte dall’Europa (45%), mentre l’Asia vale il 33%, di cui solo il 3% la Cina. La filiale italiana ha chiuso il 2012 con un incremento a una cifra, trainato però dagli acquisti dei turisti.
Tra i pochi big rimasti indipendenti (dal ’32 appartiene alla famiglia Stern), Patek aspetta il 2014, anno del 175° anniversario, per regalarsi un nuovo stand e altri progetti ancora segreti.