Sostenibilità e performance sono le parole d’ordine con cui Paul & Shark è approdato alla 97esima edizione di Pitti Immagine Uomo. “La collezione A/I 2020-21 si fonda sul recupero dell’identità del brand, con il suo forte legame con il mare, osservata attraverso il canocchiale della sostenibilità. Si tratta di un progetto che stavamo studiando da cinque anni e che si fonda su otto pilastri green”, ha raccontato a Pambianco TV Andrea Dini, presidente e amministratore delegato del marchio.
Tra le materie prime sostenibili che compongono la nuova collezione, testimoniando l’impegno del marchio nella riduzione della propria impronta ambientale, ci sono: la piuma riciclata, composta per “un terzo da piumini riciclati, un terzo da piumini da letto, un terzo da divani”; il cotone organico proveniente dal delta del Nilo, dove “l’acqua è così pulita da creare un cotone favoloso”; e la lana ottenuta da pecore merino allevate in Tasmania e tosate a mano. Degna di menzione, inoltre, è l’introduzione di tessuti tecnici ricavati utilizzando materiali riciclati, quali le bottiglie di plastica che galleggiano sul mare.
Il 2019 è stato un anno in cui il giro d’affari del brand si è mantenuto in sostanziale stabilità. “Abbiamo confermato le nostre cifre – ha proseguito Dini – e stiamo facendo operazioni di trasformazione dell’azienda molto importanti, che riguardano soprattutto il mercato della Cina”.
Lo scorso ottobre, Paul & Shark ha lanciato il suo primo e-commerce in house. “È stato una bella scoperta, che ho sempre rimandato perché temevo potesse essere un elemento di disturbo nei confronti della nostra clientela nel mondo reale”, ha aggiunto il manager. “Alla fine abbiamo ceduto, con circa sei anni di ritardo rispetto ai nostri competitor, perché sono stati i nostri partner a chiederci di diventare visibili anche nel mondo digital. Siamo partiti due mesi fa con il sito rivolto al mercato europeo, e l’inizio è stato promettente. Il prossimo autunno sarà la volta della Russia e della Cina”.