Cauto ottimismo per il settore del tessile-moda nel 2014, sia per Italia sia per l’estero. In linea con le previsioni Smi 2014, infatti, nell’arco dei primi nove mesi dell’anno il settore mostra un’evoluzione favorevole in termini di fatturato, sperimentando peraltro dinamiche positive non più solo con riferimento al mercato estero, ma anche in ambito nazionale quanto meno a livello business to business (mentre i consumi finali delle famiglie restano in calo). Dopo un primo trimestre in aumento del +3,4%, nel secondo e terzo trimestre le vendite interne avanzano del +7% circa in entrambi i periodi. Analogamente, oltreconfine le aziende a campione hanno sperimentato dinamiche positive per tutti i nove mesi monitorati, anche se il secondo trimestre ha evidenziato un ritmo più debole di quello nazionale (specie nel caso dell’Abbigliamento-Moda), crescendo del +3,7 per cento. Nel terzo trimestre i dati provvisori indicano un incremento del +6,2% per le vendite estere.
“Restiamo positivi per la chiusura del 2014 – ha dichiarato a Pambianconews il presidente di Pitti Immagine Gaetano Marzotto durante la conferenza stampa dei saloni di Pitti -, in quanto la maggioranza del campione, il 62%, è orientata alla stabilità della congiuntura. Il 20%, teme un ulteriore peggioramento del mercato, mentre la quota degli ‘ottimisti’ copre il 18% del campione”.
Inoltre, nel primo semestre del 2014, secondo i dati diffusi dal Wto, il trade mondiale è cresciuto del 2% circa rispetto al medesimo periodo del 2013. In un simile contesto internazionale, il tessile-moda italiano, nel corso dei primi sette mesi del 2014 ha evidenziato una prosecuzione del trend favorevole nel caso dell’export e un ritorno in area positiva nel caso dell’import. In particolare, da gennaio a luglio le vendite estere mostrano un aumento su base annua del +4,6 per cento. I due macro-comparti della filiera si sono mossi, peraltro, nella medesima direzione: sia il tessile sia l’abbigliamento-moda sperimentano entrambi una dinamica positiva in termini di export, pari rispettivamente al +3% e al +5,5 per cento. A fronte del suddetto andamento degli scambi con l’estero, il saldo commerciale dell’industria Tessile-Moda italiana, nei primi sette mesi dell’anno, ha superato i 5,7 miliardi di euro, pur arretrando di circa 120 milioni rispetto al gennaio-luglio 2013.