La sostenibilità e le nuove frontiere della sostenibilità, o meglio cosa potrebbe accadere nel caso – praticamente certo – in cui la Terra non sarà più in grado di essere un pianeta ospitale per l’uomo. IDD- Innovation Design District, il nuovo Fuorisalone di Porta Nuova-Porta Volta si snoda all’interno di questi due macro filoni.
Nei giorni della Design week lo studio Pierattelli Architetture ha realizzato, nel cuore di piazza Gae Aulenti, Hidden Garden, un “giardino incantato” progettato come uno spazio dove riappropriarsi del tempo e recuperare il rapporto con la natura. L’installazione è un vero e proprio giardino di 100 metri quadrati racchiuso all’interno da una cinta di pannelli (forniti da Porcelanosa Grupo) che lo celano alla piazza, lasciando intravedere dall’esterno solo scorci e prospettive. All’esterno i pannelli (alcuni di questi sono realizzati in Krion, materiale dalle proprietà antibatterische e fotocatalitiche che aiutano la purificazione dell’aria) possono essere dipinti. All’interno, gli stessi pannelli sono ricoperti di una superficie che riflette e dilata la percezione dello spazio, e il giardino è arricchito dalle lampade da esterni realizzate ad hoc da Flos e dai complementi di arredo firmati Vitra. “Abbiamo voluto fare qualcosa per la città che fosse un omaggio e dove il design fosse presente ma non dominante”, ha raccontato a Pambianco Design Andrea Pierattelli.
In occasione dell’opening dell’installazione, lo street artist Ascanio ha realizzato un murales ispirato alla verticalità della città. L’opera sarà messa all’asta, insieme agli arredi di Vitra e Flos, e il ricavato devoluto in favore di Busajo Onlus.
Il futuro del pianeta e il pianeta del futuro è invece il tema della mostra-evento di quest’anno di Space&Interiors, organizzata da Made Eventi (società del gruppo FederlegnoArredo) e che quest’anno ha avuto la curatela di Stefano Boeri Architetti. Con un allestimento d’impatto e futuristico, l’are del The Mall di Porta Nuova si trasforma in uno spazio dedicato alle diverse esplorazioni del futuro dell’abitare in una atmosfera ispirata al Pianeta Rosso. Tre grandi pannelli video studiati per garantire una situazione immersiva al visitatore raccontano, attraverso una serie di clip tratte dalla sterminata filmografia sul tema delle missioni spaziali e dell’approdo su Marte, quali potrebbero essere gli scenari di un futuro non così lontano mentre una selezione di aziende del settore dell’architettura e dell’interior design sono state chiamate a presentare una serie di finiture, soluzioni e materiali con visioni convergenti del futuro.
“Dal 2040 ci saranno effetti drammatici per le vita delle persone che vivono lungo le coste – racconta a Pambianco Design Stefano Boeri – e questo aspetto sta coinvolgendo anche gli studi di architettura. La verità è che il tema della sostenibilità non è più sufficiente perché per affrontare il problema serva una strategia a 360 gradi. La città di Shanghai, dove insegno all’interno del Future City Lab, ci ha chiesto di immaginare allo scenario della città nel 2117. Alcuni hanno lavorato sul concetto di cupole e altri sulla colonizzazione di Marte. Il tema è l’avvicinamento del futuro e anche una installazione come quella di Space&Interiors serve per divulgare il concetto”. “Per la prima volta – aggiunge Giovanni Grassi, direttore generale Made – abbiamo deciso di andare oltre la presentazione del prodotto per fare qualcosa di più concettuale con un allestimento molto fluido. Quel che è nato è un progetto interessante perché unisce anche una serie di talk che si susseguiranno in questi giorni sul tema dei futuri e futuribili stili di vita su Marte. Anche le aziende si sono messe in gioco interpretando in modo differente il prodotto e trovo che sia un modo molto interessante di raccontare un tema importante come questo”.