Il nuovo corso di M Missoni inizia il suo viaggio su rotaie. Ieri, il marchio italiano distribuito da Missoni e prodotto da Gilmar ha presentato la prima collezione ideata da Margherita Maccapani Missoni, neo-direttore creativo , attraverso una formula inconsueta. Una schiera di modelli di tutte le forme ed età ha accompagnato gli addetti ai lavori lungo un percorso a bordo di un tram customizzato con i colori del brand tra le strade della città. Oltre ad ospitare una fermata speciale del tram M Missoni, in Piazza Castello è stata anche allestita un’edicola con le cartoline dell’invito e un mini pop up con t-shirt, sciarpe, porta smartphone e patch del brand.
“Nelle mie ricerche di archivio ho trovato immagini di musicisti che suonavano su un tram negli anni 70 e lì ho pensato al messaggio che volevo comunicare, di moda dei bisogni per persone vere, di pezzi che possono essere indossati esprimendo la personalità dell’individuo. Il tram è Milano, rappresenta la vita quotidiana e un pezzo del nostro passato”, ha dichiarato a Pambianconews la stilista.
“Ho pensato a cosa fare di M Missoni – ha spiegato Missoni -, trovare il modo di dare un’identità propria nonostante nasca come un’estensione di Missoni. Ho fatto una ricerca in archivio. Non solo nei capi, ma piuttosto tra le interviste e i memorabilia per rendermi conto di quanto il bagaglio estetico originario di Missoni fosse più ampio di quello che si è affermato come iconico negli anni 60 e 70”. La collezione ha l’intento di portare in luce aspetti dimenticati di Missoni, che si tratti di stampe che non hanno mai preso piede fino agli stock di tessuti della linea Missoni Home. Un primo drop di capi della nuova collezione M Missoni sarà disponibile già a partire da novembre. Seguirà un secondo drop a gennaio.
“Missoni è nato come un marchio di abbigliamento da indossare dalla mattina alla sera, elegante ma senza impegno: la maglieria e il jersey sono stati scelti proprio in quell’ottica. Questo concetto si è un po’ perso negli anni a favore di una moda più elevata di cui giustamente Missoni si è reso protagonista, ma io ora voglio riappropriarmi di quell’altro aspetto che può attrarre un nuovo pubblico, una nuova generazione”, ha affermato la designer.