Rubeus svela la sua collezione di fine jewellery durante Milano Moda Donna. Il luxury brand nato sei anni fa affianca preziosissimi gioielli alla produzione di borse lanciata 6 anni fa. Oggi il marchio comprende anche una linea ready to wear, calzature, fragranze. “Vogliamo potenziare il brand a 360° introducendo gioielli speciali, pezzi unici, come opere d’arte”, spiega a PambiancoTV Nataliya Bondarenko, CEO e direttore creativo del marchio.
“All’interno della collezione fine jewellery – dichiara la manager – presentiamo alcuni tra i più costosi pezzi al mondo tra cui una collana con una alessandrite da 69.37 carati, famosa per il suo colore camaleontico, dal costo di 70 milioni di euro. Queste pietre non si trovano più sul mercato perché le miniere in Russia sono state chiuse nel 1995”.
Il brand, già presente nel capoluogo lombardo con uno showroom in via San Pietro all’Orto, potrebbe presto aprire anche il suo secondo store dopo quello a Mosca: “Siamo distribuiti in molti paesi, in primis in Italia, Russia, Middle East, Gran Bretagna, America e stiamo sviluppando anche altri mercati. Vorremmo lanciare nuove fragranze e introdurre anche una linea di candele, credo molto nel settore beauty”, precisa Bondarenko.
Il nome di Rubeus rende omaggio al gioiello rubino, ‘rubeus’ in latino. Lo showroom milanese fa strada per la produzione del brand a Milano, Firenze e Venezia. Le borse e le scarpe sono realizzate materiali pregiati come coccodrillo, lucertola e struzzo. I tessuti per la collezione prêt-à-porter sono prodotti a Venezia.
Per quanto concerne lo shopping online la creativa distingue le sue peculiarità: “L’e-commerce non è l’ideale per il segmento lusso perché è importante scoprire i gioielli in appuntamento, per quanto concerne profumi, borse e calzature invece funziona molto bene”.