Con un fatturato mondiale 2022 pari a 38,26 miliardi di euro, L’Oréal è il primo gruppo cosmetico internazionale grazie alla sua presenza in 150 Paesi con 36 marchi. A dirsi soddisfatto dei risultati raggiunti, entrando poi nello specifico del mercato italiano, è Francesco Santachiara, general manager di L’Oréal Luxe Italy che raggruppa un portafoglio di quindici brand nella distribuzione selettiva e fa parte delle quattro divisioni della società.
“È stato un anno che ha registrato una forte crescita, soprattutto delle fragranze e a seguire dello skincare, anche rispetto al 2019 – commenta Santachiara, intervenuto al 7° Beauty Summit di Pambianco in collaborazione con Freeda – e questo ci rende ottimisti per il futuro. Come L’Oréal Luxe vogliamo creare valore operando in modo sempre più responsabile e sostenibile, quindi contribuire alla crescita del mercato selettivo della bellezza”.
Per Santachiara sono due le vie strategiche per ottenere questo risultato, da un lato aumentare il traffico nelle profumerie e aiutare a trasformare questo traffico in consumi aggiuntivi, ovvero trasformare il punto vendita in un punto di esperienza; dall’altro sfruttare maggiormente la leva digitale, sottorappresentata in Italia rispetto al resto d’Europa.
“Come L’Oréal Luxe possiamo avere tanti ruoli chiave nel retail – prosegue il manager -: creare domanda nel consumatore grazie al nostro asset numero uno, i forti brand in portfolio, investendo in media advocacy per aumentarne l’attrattività e lavorare sull’innovazione, offrendo alla profumeria l’opportunità di avere strumenti in grado di fornire un servizio distintivo sul punto vendita, la cosiddetta ‘beauty tech’, come l’analisi della pelle. Un modo per fare recruitment di nuovi clienti e per fidelizzare quelli già esistenti”.
Sul fronte della sostenibilità, L’Oréal for the future è il programma internazionale di sviluppo sostenibile che il gruppo sta portando avanti da anni. Mentre un esempio concreto, che coinvolge anche il consumatore in un comportamento più virtuoso, è la proposta di ricariche per le fragranze. Uno strumento che, oltre a ridurre l’impatto ambientale, garantisce un risparmio del 15-20% sul prezzo del flacone.
Infine, sebbene il gruppo comprenda numerosi brand prestigiosi continua a rimanere curioso sulle novità e sugli stimoli che arrivano dal mercato e dalle realtà più piccole, come gli indie brand, ritenuti molto interessanti nella gestione dell’influencer marketing, soprattutto per quei marchi nati grazie alla figura di una blogger o di una celebrity.