Gianluca Toniolo CEO Dolce&Gabbana Beauty è intervenuto al 7° Beauty Summit di Pambianco in collaborazione con Freeda per raccontare, intervistato da David Pambianco CEO di Pambianco, il rilancio e il nuovo corso della neonata Dolce&Gabbana Beauty.
Il top manager di ritorno da Miami dove è nata la nuova struttura e dove si trova il quartier generale della divisione bellezza sottolinea l’importanza del team e delle scelte strategiche che sono le fondamenta per la crescita futura. “Per prima cosa mi sento di parlare di un’esperienza umana prima che professionale – sottolinea Toniolo – Dolce&Gabbana Beauty è una realtà meravigliosa, una startup di un’azienda già esistente da trent’anni nel settore, che per la volontà dell’imprenditore con grande coraggio è stata portata in house”. E questo sicuramente non è stato semplice. “E’ stato necessario fare accordi di produzione perché tutto il progetto è made in Italy, fare accordi di distribuzione quindi trovare un network distributivo all’altezza per gestire un brand altisonante come Dolce&Gabbana, e decidere strategicamente nel mondo dove creare filiali dirette e dove avere distributori. Ad oggi abbiamo 6 filiali: a Miami, Dubai, Singapore, in Spagna, Francia e Italia con la presenza di un nostro team diretto”.
E non solo. Per il top manager “la cosa più bella è stata proprio reclutare un team appassionato, esperto, giovane e internazionale e questa è stata l’avventura migliore di questi 15 mesi che ci si portano ad essere oggi live sul mercato”.
Infatti dopo aver messo le basi ora Dolce&Gabbana Beauty è pronta al rilancio sul mercati con obiettivo a tre anni molto importanti. “Partiamo già da una base di 1 billion di retail sales quindi è una categoria ben consolidata. Tendiamo a stimare di generare da 3 a 5 volte quello che è oggi il numero che facciamo in considerazione di due prevalenti leve strategiche. La prima è quella di andare a scoprire il potenziale di un marchio che per trent’anni è stato gestito in licenza e sul quale è stato fatto più un esercizio commerciale che di brand building. E poi, riteniamo sia necessario riposizionare la categoria beauty di Dolce&Gabbana allo stesso livello delle altre categorie del marchio, dove il potenziale è estremamente importante. C’è poi un discordo di mercati, dove oggi il marchio non è assolutamente commercializzato nel modo corretto e dove abbiamo degli spazi importanti per crescere. E infine c’è un piano di innovazione molto aggressivo sia lato fragranze che oggi sono il nostro core business, sia nella parte make-up. Infatti Dolce&Gabbana non dimentichiamoci che è colore e quindi lo possiamo facilmente tradurre nel nostro dna beauty. Oltre a questo abbiamo nei piani il lancio di una linea skincare probabilmente nel 2025 che sarà orientata al lifestyle e non con prodotti anti età perché quel territorio non ci appartiene”. Il manager ci tiene anche a ricordare che “il progetto è totalmente made in Italy e quindi questo ci riempie di orgoglio perché diamo occupazione a tante famiglie in Italia oltre ad essere un indotto molto importante in tutto il territorio italiano”.
Tra i progetti legati alla distribuzione del brand ci sarà anche l’apertura di circa 30 spazi di 30/35mq all’interno dei fashion store e interamente dedicati al beauty. Invece per quanto riguarda l’e-commerce, che oggi pesa il 15/20%, verrà gestito direttamente, sulla stessa piattaforma del fashion e “avrà sempre più prodotti dedicati solo per online rispetto alle profumerie tradizionali per rendere lo shopping ancora più accattivate”, conclude Toniolo.