Via Solferino non basta. Save the Duck punta ad aprire un secondo negozio milanese che affianchi lo store nel quartiere di Brera inaugurato nel 2018. Ad annunciarlo a PambiancoTV è Nicolas Bargi, fondatore e CEO del marchio di piumini 100% animal free, durante l’attuale edizione di Pitti Uomo (7-10 gennaio). “Stiamo pensando a nuove aperture. Dopo Hong Kong vorremmo puntare all’Europa e cercare uno store più importante a Milano: la zona giusta per noi potrebbe essere via Dante-piazza Cordusio”, confida il manager. Il brand ha chiuso il 2019 con un fatturato di 37,5 milioni di euro e un ebitda al 21% e punta ad arrivare ai 43 milioni con un ebitda in percentuale allineato per il prossimo esercizio.
“Tra le novità della stagione A/I 2020-21 c’è un segmento di prodotto più alto, entry to luxury, che abbiamo tutte le carte in regola per fare mantenendo il nostro dna”, chiarisce il manager che fa riferimento alla collezione Pro-Tech composta da tessuti altamente performanti e tecnologici, in abbinamento all’imbottitura Recycled Plumtech. Tutti i tessuti sono in Gore-Tex Pfc free nel totale rispetto dell’ambiente. I capispalla della collezione si ispirano all’impresa dello scalatore Kuntal A. Joisher in un mix di linee eleganti, rigorose e dettagli tecnici per una declinazione urban inspired. “All’interno di questo nuovo progetto c’è la capsule ‘Skyscraper’ realizzata in collaborazione con il fashion designer Satoshi Yamane“, puntualizza Bargi. I capi della capsule si caratterizzano per le linee morbide, ispirate allo spirito dalle montagne più alte e ai paesaggi boschivi. Gli indumenti hanno un aspetto cocooning e minimal che richiama il gusto orientale. Il nome della capsule nasce dall’intento di avvicinare città e montagna.