Marcolin si è fatta promotrice di “Sguardi d’Atelier”, una mostra evento che racconta e omaggia la sua anima artigianale. La rassegna fotografica, allestita presso lo Spazio Edit di via Maroncelli 14 a Milano, è stata voluta dal gruppo veneto di occhialeria con la collaborazione dell’agenzia LuzPhoto, nata nel 2010 dall’eredità di Grazia Neri.
Un percorso espositivo che si snoda attraverso quindici atelier, quindici fotografi e quindici realtà diverse, ciascuna delle quali è un esempio di artigianalita nel mondo con un unico denominatore comune: la cura.
“Quella cura che nasce dalla passione per ciò che si fa e dall’emozione che si prova quando quella stessa passione si esprime”, ha commentato il Ceo Giovanni Zoppas. “Questa idea è nata con l’intenzione di far capire come essere un’atelier, come noi ci consideriamo, non ha a che fare solo con il mondo del lusso, ma anche con la quotidianità. La mostra si compone di immagini che immortalano i nostri occhiali in contesti che esprimono al meglio il concetto di artigianalita’, fiore all’occhiello di Marcolin, che viene esplicata nei modi e nei luoghi più diversi al mondo”.
“Abbiamo scelto dei fotografi, che prima appartenevano a Grazia Neri, e li abbiamo mandati in giro per il mondo a cercare degli atelier che facessero il prodotto esattamente con la stessa cura e attenzione che noi mettiamo per i nostri occhiali”, ha aggiunto Serena Valente, Worldwide Head of Communication di Marcolin. “Questo è il nostro secondo progetto legato al mondo dell’arte. Posizioneremo queste fotografie nei nostri showroom sparsi per il mondo, ma stiamo pensando anche ad una mostra itinerante che tocchi New York, Hong Kong e tutte le nostre filiali”.
Tra le opera presentate trionfano piccole eccellenze contemporanee come i tatuaggi di Mr. Ikebukuro Shodai Horitoshi, gli abiti della costumista bollywoodiana Neeta Lulla, la calligrafia giapponese di Sisyu, il tocco sofisticato dell’hair stylist Davide Diodovich, i capolavori del pittore tedesco Klaus Killish e le opere della scultrice argentina Celina Saubidet.