Daniela Sola, Managing director international business Mondadori media, racconta l’essenza di Grazia, nuovo ingresso tra i partner del 27° Pambianco – Pwc Fashion Summit.
Un brand italiano, dal dna giovane, che compirà 85 anni nel 2023, ma anche – come afferma Sola dal palco – “l’unica rivista femminile 100% italiana che ha saputo conquistarsi il suo spazio nel mondo”. Una realtà ‘giovane dal 1938’, perché è sempre stata capace di cogliere lo spirito del tempo. Grazia, con il suo giornalismo autentico e sicuramente non timido, ha accompagnato e accompagna ancora oggi le donne in tantissime battaglie di emancipazione, raccontando la bellezza nelle sue varie forme e dando anche spazio agli uomini, perché – come sottolinea la manager “non c’è dialogo senza confronto.”
Dal 2005 è cominciato il suo processo di internazionalizzazione, con il lancio del fashion magazine in Uk, in un mercato assolutamente competitivo e completo. Nei primi mesi non fu facile ma dopo poco tempo le vendite aumentarono e gli inserzionisti gli diedero fiducia, aprendo le porte ad un successo globale, con il lancio in diversi Paesi, dalla Russia all’Olanda, passando per la Cina nel 2009, la Francia e il Messico.
Nel 2020, nonostante l’ostacolo della pandemia globale, bussa alla loro porta l’editore americano Panteon Media group, con l’intento di voler lanciare un media negli Usa. La strategia non doveva essere convenzionale e non poteva trattarsi di un magazine esclusivamente cartaceo. Grazie alla formula ‘digital first’ il risultato è stato sorprendente: quando nel 2021 viene lanciata la prima edizione cartacea, Grazia viene nominata Best new Magazine Lunch del 2021, tra i 122 magazine lanciati quell’anno nel mercato. Inoltre, verrà anche nominata ai Webby Awards come Best mobile and website in fashion and beauty.
Attualmente è un prodotto nuovo, ideato per le nuove generazioni “I giovani vogliono autenticità e qualità, vogliono sicuramente conoscere un percorso che c’è attraverso un prodotto. Vogliono fare acquisti etici e consapevoli, magari acquistando un prodotto in meno, ma che si riveli poi di lunga durata”, afferma Sola. “Non dobbiamo essere titubanti davanti a questa nuova generazione di consumatori, dobbiamo imparare invece a comunicare le nostre qualità, che rispecchiano bene lo spirito del tempo”.