“Per me è importante essere collegato alla comunità della moda, tutto è possibile. Per il momento mi sono concentrato sulla collezione donna, prossimamente presenterò l’uomo e perché no? Insieme”. Queste le parole di Paul Surridge, al timone creativo di Roberto Cavalli da circa sei mesi, intervistato da PambiancoTv a margine di un evento nel flagship del brand in via Montenapoleone in cui ha presentato nuovamente la sua prima collezione per la griffe italiana, partecipata per il 90% dal fondo Clessidra.
Dopo l’esordio nei giorni di Milano Moda Donna si attende l’esordio anche nel menswear che, stando alle sue parole, potrebbe quindi avvenire su una passerella co-ed, scelta condivisa da sempre più marchi del lusso italiano, da Gucci a Ferragamo.
Lo stilista inglese è pronto a ridefinire lo stile del brand come dimostrato dalle proposte femminili svelate lo scorso settembre durante l’edizione P/E 2018 di Mfw: “Volevo liberare i codici di Roberto Cavalli, enfatizzare la sensualità moderna della donna, celebrare i codici della manifattura italiana. Punto ad allargare l’offerta apportando modernità nel guardaroba quotidiano per una donna che ha bisogno anche di un guardaroba daywear”.
Ai celebri abiti da sera per cui è conosciuta la maison si affiancano molte proposte pensate anche per il giorno e un maggior focus sugli accessori: “Questa stagione abbiamo pensato al confort perché il glamour e l’eleganza risiedono anche nel confort. Oltre alle scarpe con il tacco abbiamo introdotto le babouche, house-slipper per il giorno in capra, in zebra stampata. Per le borse mi sono ispirato ai vecchi portoni di Firenze e all’artigianalità toscana”, dichiara il creativo.
Surridge, responsabile per tutte le linee del Cavalli, si sta concentrando anche sugli altri marchi del gruppo: “Ho iniziato a lavorare con un nuovo team per Just Cavalli. Mentre la prima linea è un aspirational brand, Just è una griffe più accessibile che fa comunque parte della community della maison perché Roberto Cavalli è un lifestyle brand. Just Cavalli si confronta con il linguaggio dei millennial, sul loro stile di vita”.