Le corse automobilistiche: è questa la disciplina sportiva a cui Pino Lerario, stilista e direttore creativo alla guida di Tagliatore, assimila il proprio marchio. Uno sport più ‘da brividi’ e meno ‘zen’ del ping pong, tema dell’edizione numero 86 di Pitti Immagine Uomo, che ben si sposa con i risultati della dinamica label pugliese di abbigliamento maschile e femminile di proprietà dell’azienda manifatturiera Confezioni Lerario, fondata dalla famiglia del designer. “Abbiamo chiuso il 2013 – racconta Lerario al microfono di PambiancoTv nello stand in Fortezza da Basso – con un fatturato di 15 milioni di euro, in aumento rispetto ai 13,5 milioni del 2012. Un risultato molto soddisfacente, anche perché il 65% dei nostri ricavi proviene dall’estero”. La Germania è tradizionalmente il principale mercato internazionale di sbocco per Tagliatore, “ma stiamo avendo ottimi risultati anche dal Giappone”, prosegue lo stilista. “Anche per quest’anno i riscontri finora ottenuti sono positivi, e prevediamo un’ulteriore crescita intorno al 10 per cento”.
Il colore domina nella collezione P/E 2015 presentata a Pitti Uomo da Tagliatore, che punta anche su tessuti di alta qualità provenienti dal biellese e su fit molto asciutti, evidenti soprattutto nella capsule collection Pino Lerario, un estratto ‘premium’ dalla main line contraddistinto dalle giacche con ampi revers dal sapore anni Settanta.