“Abbiamo un rinnovamento sostanziale all’interno dell’azienda, c’è una nuova direttrice creativa parigina che lavora con il nostro team stilistico storico. La proposta si è ampliata uscendo dalla confort zone del piumino, per il quale siamo riconosciuti, avendo introdotto a tutti gli effetti un total look. Non solo capispalla ma anche camicie, pantaloni e gonne”. Con queste parole il direttore commerciale di Tatras, Giacomo Serrati, introduce la collezione primavera/estate 2024 del marchio esposta nella Fortezza da Basso durante Pitti Uomo 104.
Il marchio ha chiuso il 2022 con una crescita del 12% arrivando a 11 milioni di euro. Il primo trimestre del nuovo anno ha visto un aumento dell’8%: “essendo un periodo molto legato alla stagionalità estiva, dove siamo un po’ indietro rispetto all’invernale, è un segnale incoraggiante”, riflette il manager.
“Globalmente il mercato più importante è quello giapponese, seguito dall’Italia e poi da quello spagnolo ed europeo in genere. L’anno scorso abbiamo iniziato a lavorare con un nuovo partner per la distribuzione in Germania ed Austria e ha già fornito buoni segnali nella fase introduttiva del marchio. Strategicamente vorremmo intensificare questa internazionalizzazione, ci saranno novità che per scaramanzia non comunichiamo ancora”, spiega il manager.
Per i prossimi mesi Tatras amplierà la parte online mentre dal punto di vista retail sono previsti una serie di pop-up in Giappone che affiancheranno gli otto punti vendita già esistenti nelle città più strategiche.