Mastroberardino brinda all’inizio del 2016 con un incremento a due cifre dei ricavi. “Siamo partiti positivamente – spiega a Pambianco Tv il presidente dell’azienda irpina, Piero Mastroberardino – continuando un trend che nel 2015 ci ha portato ad aumentare il risultato del 7%, a 12 milioni di euro, che avrebbero potuto essere di più se non avessimo esaurito le scorte dei vini bianchi prima della fine dell’anno. Abbiamo avuto dei periodi di scopertura che però ci possono stare, se l’obiettivo è fare qualità. L’importante è pianificare una buona copertura della migliore clientela”.
A Vinitaly, l’azienda campana ha portato tante novità, comprese alcune limited edition dei suoi vini più significativi, e presentato il restyling della parte grafica, recuperando immagini-simbolo della produzione di mezzo secolo fa in omaggio dalla figura di Antonio Mastroberardino, padre di Piero, mancato nel 2014.
La crescita di Mastroberardino non contempla acquisizioni extra Campania. “Vogliamo rimanere focalizzati su questa regione, seguendo un approccio identitario che la mia famiglia ha sempre sostenuto affinché il terroir fosse un elemento fondante del nostro lavoro, contemperando l’ambiente naturale con quello sociale” afferma. Parlando da presidente del consorzio Grandi Marchi, che raggruppa alcuni dei brand più orientati all’export, Mastroberardino sottolinea i progressi compiuti nell’ambito della qualità: “Siamo credibili sul canale dei vini di grande pregio, ma c’è ancora tanto lavoro da fare nella formazione e ci sarebbe bisogno di supporto istituzionale nella promozione perché l’Italia del vino è complessa e tale complessità determina una difficoltà da parte del pubblico nel recepire tutti questi elementi distintivi. Bisognerebbe compiere uno sforzo per rendersi più intellegibili”.