Nell’alta orologeria c’è spazio anche per la poesia. È il caso della maison Van Cleef & Arpels, gioielleria parigina nata nel 1906 al 22 di place Vendôme – dove tutt’ora, sopra la storica boutique, ci sono l’headquarter e la prestigiosa Ecole Van Cleef & Arpels – e che da tempo si è dedicata anche alle lancette, mostrando una grande abilità.
Come dimostra l’orologio Complication Poétique Midnight Planétarium, tra le maggiori novità presentate dal marchio al Sihh 2014. Inscritto nel filone dell’Astronomie Poétique, avviata nel 2006, il segnatempo s’ispira ai pianeti e le costellazioni, tematica cara al marchio anche in gioielleria. Questa sorta di ‘planetario da polso’ riproduce l’esatto movimento di sei pianeti attorno al Sole e la loro posizione a un’ora data e, molto ‘poeticamente’, permette al proprietario di celebrare il proprio giorno fortunato. In pratica, grazie alla lunetta girevole, si seleziona il giorno posizionando il triangolo rosso su un calendario graduato. Alla data scelta, la Terra si collocherà precisamente sopra la stella incisa sul vetro zaffiro, in segno di fortuna. “Le Complications Poétiques – ha spiegato a Pambianco Tv durante il Salone ginevrino Jean Bienaymè, direttore della comunicazione del brand – rappresentano un nuovo modo di leggere il tempo, in cui il movimento racconta una storia”.
La maison, che oggi fa parte del gruppo Richemont, secondo le stime della svizzera Vontobel ha registrato 60 milioni ricavi esercizio 2012-13. Parte preponderante del business è la gioielleria e, negli orologi, dal segmento donna. È però rivolto al pubblico maschile un altro masterpiece lanciato al Sihh, il Pierre Arpels Heure d’ici & Heure d’ailleurs, un modello dotato di doppio fuso orario e della visualizzazione con doppia ora saltante e minuti retrogradi. L’ispirazione è stavolta il viaggio, il design elegante e sobrio.
Nei giorni del salone, la boutique ginevrina in rue du Rhone ha ospitato una mostra celebrativa del 50° anniversario dall’apertura. A cinque anni fa risale invece l’inaugurazione del negozio di Milano, l’unico in Italia del marchio, che non ha alcun rivenditore concessionario. “Siamo un marchio esclusivo, e così deve essere la nostra distribuzione”, ha commentato il manager. “Preferiamo ricevere i clienti nelle nostre boutique, in modo intimo, facendoli sentire a casa”.