Woolmark vira a est in due mosse. L’edizione 2013/2014 dell’International Woolmark Prize (Iwp), il premio organizzato da The Woolmark Company che in passato ha lanciato Karl Lagerfeld e Yves Saint Laurent, ha incoronato il designer indiano Rahul Mishra e ha annunciato che la prossima edizione farà tappa a Pechino.
Lo ha svelato, in occasione della premiazione durante la settimana della moda milanese, il CEO di Australian Wool Innovation Stuart McCullough: “Abbiamo pensato a Pechino – ha detto ai microfoni di PambiancoTv – dove saremo a marzo, sicuri di dare ulteriore visibilità alla nostra iniziativa”, dopo l’edizione di Londra, che ha rilanciato il premio nel febbraio scorso, e quella di Milano, che aveva ospitato anche la semi-finale a settembre.
In attesa della prossima tappa, a godersi il premio è Mishra, finalista rappresentante dell’India e del Medio Oriente, conosciuto nel suo Paese per l’impegno nella promozione del lavoro dell’Indian Craft Community (la comunità artigiani indiani) oltre che per essere il primo stilista non europeo ad aver vinto una borsa di studio all’Istituto Marangoni. “Questo premio rappresenta per me l’opportunità di cambiare il modo in cui il mondo della moda guarda al mio lavoro e alla moda indiana”, ha detto il creativo a PambiancoTv.
Dopo una ricerca globale, che ha coinvolto 20 nazioni e 48 designers, la rosa si era ridotta all’indiano e agli altri quattro finalisti, uno per ogni continente: iffiXXed per l’Asia, Christopher Esber per l’Australia, Sibling per l’Europa e Altuzarra per gli Usa. È stata la collezione fatta di ricami leggerissimi, che richiamano la tradizione indiana in chiave contemporanea, a convincere la giuria, composta da alcuni rappresentanti del mondo della moda, come Angelica Cheung di Vogue Cina, il direttore di Vogue Italia Franca Sozzani, Frida Giannini e la top model Alexa Chung.
Ancora una volta, il marchio di fibre tessili fondato nel 1964 di proprietà di Australian Wool Innovation (Awi), l’azienda no profit di proprietà di oltre 27mila allevatori di pecore Merino, ha messo in atto il suo piano di promozione dell’industria laniera australiana; così il vincitore si è aggiudicato il premio finale di 100mila dollari australiani, oltre che la possibilità di essere presente nei punti vendita partner del progetto nel mondo, come Harvey Nichols, Saks Fifth Avenue, 10 Corso Como, Joyce, David Jones, Colette e Mytheresa.com. Lo scopo di questa iniziativa, infatti, è quello di “promuovere la lana e la sua commercializzazione nel mondo – spiega McCullough – e mettere in luce la bellezza della fibra della lana Merino dando visibilità al lavoro dei migliori stilisti del mondo”.