People of Shibuya introduce a Pitti Uomo la collezione denim: “Siamo un marchio di derivazione giapponese e ci sembrava giusto arrivare al progetto denim che si ispira proprio al Giappone, sebbene realizzato interamente in Italia. Tutti i lavaggi, insieme ai tessuti, sono sostenibili o riciclabili. Le tele di alta gamma sono fornite solo da Candiani e ci avvaliamo di lavanderia e laboratori con artigiani locali”, ha spiegato a PambiancoTV, Angelo Loffredo, direttore commerciale e art director stile del brand.
“Per la collezione autunno/inverno 2022-23 – ha sottolineato il manager durante l’appuntamento fiorentino – ci ispiriamo ai globetrotter che girano il mondo utilizzando tessuti tecnologicamente avanzati e performanti. I nostri capi sono pensati, studiati e creati per un uso four season. Guardiamo molto alla sostenibilità, ma il nostro concetto principale è che i capi durino del tempo, questo è alla base dei valori di People of Shibuya. In questa collezione abbiamo messo in campo tutte le risorse per far sì che i capi siano sostenibili da un punto di vista di durata nel tempo”. Nata come label maschile, da alcune stagioni ha preso piede la collezione donna che per ora rappresenta il 30% del fatturato, ma nel giro di circa 18 mesi potrebbe coprire il 50% grazie all’introduzione di un nuovo ufficio stile.
Nonostante l’emergenza sanitaria People of Shibuya riporta risultati economici positivi. “Siamo sempre stati in controtendenza – ha dichiarato Loffredo -; siamo nati durante una crisi e siamo cresciuti a livello esponenziale durante il Covid, questo è un segno evidente che in un momento di grossa selezione chi ha performato bene e lavorato bene è stato premiato. Chiudiamo il 2021 con un incremento del 32% e abbiamo come obbiettivo per il 2022 il double check, raddoppiare il fatturato. Sembrano numeri alti, ma in realtà sono realistici. Secondo alcuni clienti, si stanno aprendo delle voragini sul mercato frutto di défaillance di alcuni player mentre noi prendiamo sempre più spazio. Il 2021 lo chiudiamo a 10 milioni di euro con la proiezione a 20 per il prossimo anno”.
Da due mesi, il marchio ha dato vita a un asset aziendale dedicato all’e-commerce, importante non sono per il business ma anche per il confronto con il cliente finale, capace di assicurare in tempo reale feedback utili per sviluppare al meglio il prodotto. Loffredo sottolinea l’importanza di un evento strategico come Pitti Uomo: “Crediamo in questa fiera e nel progetto Italia. Siamo convinti che noi italiani dobbiamo migliorare, abbiamo la fiera menswear più importante al mondo, dobbiamo essere noi che facciamo parte della filiera a crederci, esserci e lottare per questa manifestazione”.